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Persuasione, Argomentazione Processuale, Influenza. 10 errori “logici” che è possibile eccepire per confutare una tesi. Featured

Scritto da Avv. Federico Pau
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In questo articolo riportiamo 10 errori logici che possono essere di ispirazione per confutare l’argomentazione sviluppata dalla propria controparte processuale, e che devono essere evitati nel proprio ragionamento per non esporsi a repliche.

Le regole sono le stesse riportate dalla sezione dedicata alla logica del libro “How to be better at (almost) everything” (dell’autore “Pat Flynn”), pubblicato il 29 gennaio 2019. Il libro non riguarda specificamente né l’argomentazione processuale né la logica, ma piuttosto una metodologia di apprendimento dei concetti “essenziali” di varie discipline e riporta la trattazione di concetti essenziali di alcune di queste, come, per l’appunto, la logica.

10 errori logici e la loro confutazione

1 - Ignoratio elenchi (red herring): confutare un argomento di per sé valido (ad esempio la citazione di un filone giurisprudenziale) ma che risulta inconferente ed inapplicabile al caso di cui si parla;

2 - Non sequitur: confutare un argomento affermando che la conclusione è tratta da un elemento da cui non è logicamente possibile trarre quella conclusione;

3 - Errore genetico (genetic fallacy): confutare un’affermazione spiegando come la stessa ha avuto origine (ad esempio, potrebbe incorrere in tale errore la “dimostrazione” in via presuntiva di un fatto ricavato da un indizio che si è letto come “concludente” solo perché le stesse indagini sono iniziate con una precisa conclusione in mente);

4 - Argumentum ad populum (bandwagon fallacy): confutare un’affermazione spiegando che la stessa è basata solo sul fatto che altri l’abbiano proposta prima di quel momento, ma che ciò non vuol dire che la stessa sia corretta (ad esempio, se vi sono Circolari o Risoluzioni che propongono una data interpretazione di una norma ciò non vuol dire in assoluto che quell’interpretazione sia indiscutibilmente corretta);

5 - Errore di composizione (composition fallacy): confutare un argomento spiegando che, seppure una parte del ragionamento potrebbe definirsi corretta, ciò non implica la correttezza del ragionamento nel suo complesso;

6 - Argumentum ad hominem: confutare un argomento spiegando che lo stesso prende le mosse da un attacco ad una data persona (ed enfatizzando elementi riguardanti tale specifica persona) e non da un obiettivo esame dei fatti (ad esempio, certamente non si può dire che i precedenti fiscali, come la mancata emissione di uno scontrino, possano essere rivendicati per dimostrare che quella persona è colpevole di una data evasione tratta da elementi di per sé irrilevanti o privi del significato probatorio che agli stessi si attribuisce);

7 - Falsa dicotomia (false dilemma): confutare la parte che argomenta con il classico “delle due l’una” (che limita così la scelta tra 2 sole possibili inferenze), provando che, invece, a ben vedere, le due indicate non sono certamente le uniche due inferenze possibili;

8 - Diallele o ragionamento circolare (circular reasoning): confutare un ragionamento in cui tanto la premessa che la conclusione non sono provate, e l’una si trae dall’altra e viceversa.

9 - Appeal to Autority: confutare l’argomento che proviene da una fonte autorevole (ad esempio, confutare la citazione di una sentenza della Cassazione, in quanto la sola circostanza che provenga dalla Cassazione non testimonia di per sé la correttezza “assoluta” dell’affermazione, tanto più se vi è giurisprudenza contrapposta del medesimo organo o se controparte ha citato un obiter dicta piuttosto che la ratio decidendi).

10 - Argomento fantoccio (straw man fallacy): confutare la risposta della controparte che ha replicato non al nostro argomento, per come a ben vedere da noi sviluppato, ma riportando la nostra tesi (a cui stava rispondendo) in maniera errata o distorta.

La presente è una mia personale interpretazione del significato di quanto espresso dall’Autore del libro ed elaborazione di alcuni concetti individuati all’interno del manuale. Inoltre, le considerazioni effettuate dall’autore sono correlate con riflessioni personali.

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