Avv. Federico Pau
L'avv. Federico Pau ha seguito processi tributari in ogni tematica del diritto tributario e del diritto tributario internazionale; inoltre, su alcune tematiche processuali l'avv. Federico Pau ha maturato ancor di più estrema expertise e numerose vittorie processuali, in particolare: - processi in tema di contestazioni di utilizzo di fatture ritenute false perchè emesse da società estere; - processi in tema di esterovestizione; - processi riguardanti aspetti di fiscalità internazionale.
Esperto in materia di ottimizzazione fiscale internazionale.
Ha abitato e lavorato in tutto il mondo, ed ha operato stabilmente da 4 continenti, compresi Medio Oriente ed Asia.
Autore del libro "I segreti dell’ottimizzazione fiscale internazionale. Per vivere sempre da imprenditori “liberi”, e non ritrovarsi mai in balia di un singolo Governo" aggiornato ad aprile 2023 (https://www.amazon.it/dp/B0C2S9ZYNB), venduto sia in Italia che all'estero (nella versione in lingua inglese "The Secrets Of International Tax Optimization").
Co-Autore in "Expand Your Wealth with Tax Havens", YITL Network, 2023. https://www.amazon.com/dp/B0CH22PGL6?ref_=cm_sw_r_cp_ud_dp_9B6PK26BQKBMRZTEKK7B
Co-Autore in "How the Government Catches and Taxes Your Foreign Company", in corso di pubblicazione, 2024 (nel libro che sarà disponibile in Inglese, Italiano e Spagnolo si identificano i nuovi strumenti a disposizione dei Governi Occidentali per trovare le tue società estere, e tassarne i redditi, ad esempio tassandoli completamente in Italia o in altri Stati ad alta tassazione, e le soluzioni prospettabili per tutelare la tua posizione di socio o amministratore di società estere).
Oltre 20 anni di formazione ed esperienza professionale.
Membro onorario di Network di Avvocati Tributaristi Internazionali, che aiuta clienti provenienti da ogni angolo del globo nell'ottimizzazione fiscale internazionale.
Laura in Giurisprudenza 110/110 e lode (cum laude), con tesi in materia di operazioni elusive a portata transnazionale (tra i quali venivano trattati i temi dello spostamento di residenza fiscale in Paesi a regime fiscale privilegiato, la normativa sui prezzi di trasferimento, la normativa sulle black lists, la normativa sulle società controllate estere, gli strumenti di elusione fiscale internazionale e la normativa sull’abuso del diritto).
Master in fiscalità dei gruppi e delle operazioni straordinarie, inclusivo di formazione specialistica in materia di prezzi di trasferimento (transfer price) interno ed esterno, normativa sulle società controllate estere ed altri aspetti riguardanti la fiscalità internazionale).
L'INTERVISTA
Chi rappresenti?
Sono un esperto di ottimizzazione fiscale internazionale, internazionalizzazione di impresa e protezione del patrimonio. Ed ho iniziato la mia carriera rappresentando e difendendo, come avvocato tributarista, imprese e contribuenti che avevano avuto la sfortuna di ricevere verifiche fiscali dell'Agenzia delle Entrate o Guardia di Finanza, anche in tematiche riguardanti società estere, esterovestizione, residenze fiscali asseritamente fittizie, e temi affini.
Ho quindi iniziato con anni di esperienza nell’ambito del contenzioso tributario, che mi hanno portato ad ottenere un numero elevatissimo di successi processuali per centinaia di contribuenti, finendo per essere menzionato anche nel Sole 24 Ore per essere stato in grado, insieme ai miei colleghi, di far condannare - per la prima volta nella storia - l'Agenzia delle Entrate ad un risarcimento milionario a favore di un contribuente.
Dopo aver accumulato questo record straordinario di vittorie processuali, ho deciso che era giunta l'ora di una nuova sfida. Vincere una causa alla volta non era abbastanza, anche vincerle tutte non era abbastanza, volevo essere in grado di dare ai contribuenti anche una strada alternativa, ed aprirgli anche la porta di Stati con dinamiche e regole migliori per loro e la loro impresa.
Ho quindi deciso di estendere le mie competenze e la mia formazione anche ai sistemi fiscali del resto del globo. Sono partito ed ho iniziato a lavorare fuori dall'Italia, abitando di volta in volta in tutte le principali parti del mondo, compresi Medio Oriente e Asia, per lunghi periodi di tempo (in alcuni Stati per anni), constatando i pro ed i contro di ciascuno Stato su tutti gli aspetti comunemente rilevanti per chi vuole vivere e lavorare in un dato Stato, ed imparandone la normativa, gli usi ed i cavilli meno conosciuti. Ad esempio, sono probabilmente uno dei primi (se non il primo) ad aver abitato a Dubai ed intravederne le potenzialità, quando ancora non era una destinazione popolare com'è poi diventata.
Nel contempo ho scoperto qualcosa che ha cambiato il mio punto di vista: scoprire nuovi Stati non apre solo le porte del risparmio fiscale. La mobilità internazionale permette di accedere a molto di più, tra cui ad una qualità di vita superiore (su ogni aspetto immaginabile), ed un livello di libertà e di opportunità senza eguali.
Ciò si è palesato in maniera lampante ai miei occhi nel corso degli anni della "pandemia", ed oggi negli anni della "guerra", fenomeni che hanno inciso la vita delle persone in maniera molto differente a seconda dello Stato in cui ti trovavi. Ricordo ancora i tempi del lockdown in Italia; io ero all'estero in luoghi dove potevo muovermi, uscire, andare in palestra, e vivere una vita sostanzialmente normale, luoghi in cui non ho mai subito pressioni riguardanti la vaccinazione, né sono mai stato obbligato ad utilizzare il green pass o strumenti simili. All'opposto - attraverso le storie dei miei clienti - nella quotidianità delle consulenze mi veniva raccontato e descritto dai clienti, con angoscia, il netto peggioramento delle condizioni di vita in Italia.
Per di più, proprio nel corso di questi anni, un ulteriore fattore globale si è aggiunto in questa dinamica, un numero crescente di attività si possono svolgere da remoto e le potenzialità di mobilità delle imprese sono aumentate esponenzialmente.
Questo ha un riflesso importante, perchè la capacità (o l'incapacità) dei politici di uno Stato di ben gestire la cosa pubblica, a beneficio dei suoi residenti, oggi è più importante che mai, ed ha riflessi enormi sul benessere complessivo di un Paese e sul livello di benessere percepito dai singoli residenti.
In altri termini, se uno Stato è ben gestito, ed offre un rapporto costi benefici straordinario, un numero crescente di persone si muove verso quello Stato da tutto il mondo, arricchendolo e migliorando la vita di tutti quelli che vivono in quello Stato.
Ciò ha innestato rapidi processi di trasformazione, che oggi vedono alcuni Stati migliorare a vista d'occhio in ogni loro aspetto, elevando la qualità di vita dei propri residenti, mentre altri Stati, e l'Italia rientra certamente tra questi, sono in fortissimo ed inarrestabile declino.
Ma non fraintendetemi. Quando mi sposto per il mondo e mi interfaccio con altre nazionalità sono sempre estremamente fiero del fatto di essere "italiano", ma lo sono per i valori che, per me, rappresentano il "meglio" della mentalità Italiana (ad esempio, l'indole ambiziosa, l'orgoglio, la mentalità da combattenti) che, a mio modesto avviso, come italiani, abbiamo più di altre culture (e che spero ci si sforzi di continuare ad avere e trasmettere ai nostri figli). Al contrario, non sono certamente fiero di come il territorio italiano è gestito dalla politica e dai governi.
A mio avviso il territorio italiano in sé, come Stato in cui vivere e lavorare, è stato così mal gestito negli anni che è oggi uno dei posti peggiori in cui vivere, fare impresa o investire, offrendo molte meno possibilità rispetto ad altri Stati ed una qualità di vita di gran lunga inferiore; per di più moltissime statistiche e proiezioni confermano che la situazione - non solo non migliorerà bensì - peggiorerà sempre di più nel corso degli anni.
Tutto ciò si aggiunge ad un sistema fiscale e legislativo che presentava molti problemi sin da prima.
Per anni avevo visto il sistema fiscale italiano creare immense ingiustizie, e limitare le imprese ed i contribuenti, con i livelli di imposta, con la burocrazia, con leggi senza senso o estremamente penalizzanti.
In particolare, da operatore del settore, conosco benissimo le - per me aberranti - regole che sono state introdotte in Italia per aiutare lo Stato ad incassare soldi dalle imprese con gli accertamenti fiscali (e ne ho visto di moltissimi totalmente infondati, e questo non lo dico solo io, ma lo dicono le tante sentenze vittoriose da me ottenute insieme ai miei colleghi nel corso della mia carriera: clicca QUI per alcuni esempi).
Ad esempio, pochi sanno che in Italia quando ti fanno una verifica fiscale e ti notificano un accertamento, se pieghi la testa e ti arrendi alle richieste di pagamento pagando senza obiettare, allora pagherai una somma ridotta a titolo di sanzioni, mentre hanno creato delle regole per le quali se osi contestare l'accertamento, se va male pagherai più di 3 volte l'importo sanzionatorio che avresti pagato se ti fossi arreso di fronte alle ingiuste richieste dell'Agenzia. Ma non solo, altre regole stabiliscono che il contribuente è obbligato a pagare una quota già prima della sentenza del giudice, già in corso di processo, prima che sia stato stabilito da un giudice se l'accertamento è corretto o meno. Ancora, in Italia il contribuente è costretto per difendersi ad anticipare ingenti somme connesse al pagamento delle tasse richieste per instaurare un processo e le parcelle degli avvocati, ed anche in caso di vittoria il giudice non condannerà l'Agenzia a rimborsare al contribuente vittorioso gli importi "reali" pagati dallo stesso per difendersi, ma un importo forfettario, spesso di molto inferiore. Ancora, vi sono un'infinità di regole per le quali in Italia le persone ed aziende accertate sono presunte colpevoli, e l'Agenzia delle Entrate non è obbligata a fornire prove reali e documentali (in diversi casi si vedono accertamenti e richieste di immediato pagamento fondati su ragionamenti del tutto ipotetici), ma in Italia devono essere i contribuenti a dimostrare il contrario, e se non ci riescono (ad esempio, perché è molto difficile provare in negativo l'assenza di qualcosa - l'evasione - che non esiste) saranno considerati colpevoli.
Tutte regole che sono proprie pressoché solo del sistema fiscale italiano e che pendono come una spada di Damocle sui contribuenti che operano in Italia (che in molti casi non conoscono l'assurdità di queste regole, e solo quando rimangono vittima di accertamenti infondati si rendono conto che stanno operando all'interno di un sistema fiscale, quello Italiano, contenente delle regole che li penalizzano e che possono agevolmente determinare la perdita, a danno degli stessi, se non di tutto, di una quota significativa di quello che hanno fino ad allora guadagnato).
Per come sono formulate queste normative, in Italia qualsiasi contribuente italiano si trova sempre alla mercé dello Stato, della mano dell’Agenzia delle Entrate, ed in molti casi alla mercé di singoli funzionari dell'Agenzia delle Entrate, che non è assolutamente detto che - a prescindere - siano persone giuste o corrette (basti cercare su google "funzionari Agenzia delle Entrate arrestati" e vedere quanti casi emergono, e quelli sono solo i casi in cui sono stati scoperti gravi reati, ma quanti non sono scoperti? quanti funzionari operano in maniera scorretta ed ingiusta a danno di contribuenti pur non commettendo reati? Nel contempo ricordiamoci che i funzionari dell'Agenzia delle Entrate sono finanche altamente incentivati personalmente ed economicamente, nelle modalità con cui sono strutturati i loro stipendi e le promozioni, a “trovare” irregolarità, fare accertamenti e richiedere ingenti pagamenti ai contribuenti.
E lasciatemelo dire, oggi, dopo aver girato pressoché tutto il mondo, ho la certezza che non è affatto così in altri Paesi.
Dal punto di vista tecnico, ho intrapreso un percorso di formazione unico nel suo genere, esplorando i sistemi fiscali delle 41 Giurisdizioni fiscali più favorevoli, individuandone i cavilli utilizzabili nell’ottimizzazione fiscale internazionale, ed i vantaggi che ne possono derivare ad individui ed imprese.
Percorso che mi permette oggi di elaborare innovativi sistemi di ottimizzazione fiscale internazionale (ed io sono assolutamente convinto che siano i migliori al mondo, anche perché dubito molto vi sia una singola persona al mondo in questo settore disposta a fare quel che ho fatto io per raggiungere questo livello di competenza ed eccellenza, in quanto personalmente guidato da una inarrestabile voglia di migliorarmi ed eccellere in tutto).
Nel concreto, attraverso questi percorsi e servizi si individuano, attraverso un'attività di alcuni mesi, che considera ogni fattore relativo ad un dato contribuente (od una data impresa), all'interno di un Worldwide Tax Optimization plan, i migliori sistemi di ottimizzazione fiscale internazionale al mondo per quel contribuente specifico, per stabilire e fare impresa riducendo grandemente le tasse, riducendo la burocrazia, riducendo le varie imposte esistenti (imposta personale sui redditi, imposte sulle plusvalenze, imposte sulle criptovalute, imposte sulle successioni e donazioni, e così via), così come utilizzare gli strumenti presenti in ambito internazionale per proteggere il proprio patrimonio.
Non solo, in tali piani si sviluppano anche speciali Piani di Protezione per minimizzare i rischi di contestazioni tributarie a carico dei contribuenti, sulla base della mia vasta esperienza processuale, e di tutte le tendenze giurisprudenziali e normative. Ho visto innumerovole volte nella mia lunga carriera contribuenti che per aver fatto le cose male a monte, hanno poi, dopo diversi anni perso una grossa parte di ciò che avevano risparmiato (se non tutto), in conseguenza di multe e costi processuali che possono amontare (specie nei casi in cui la contestazione riguarda tanto aspetti fiscali che penali) a centinaia di migliaia di euro.
Grazie a questa competenza, oggi sono quindi in grado, non solo di difendere contribuenti nel contenzioso (ed anche in contenziosi che involgono aspetti di diritto tributario internazionale) ma anche di aiutarli a sfruttare preventivamente l'ottimizzazione fiscale internazionale, ridurre o azzerare - a seconda dei casi le varie imposte, aiutarli a sfruttare legalmente Paesi con incentivi fiscali, trasferirsi e/o delocalizzare (in tutto o in parte), nel rispetto della legge, verso Stati che prevedono normative fiscali di favore, oltre a maggiori opportunità economiche, migliori stile di vita, o un livello superiore di libertà e diritti individuali.
Inoltre, aiuto gli imprenditori italiani a creare filiali in tutto il mondo, ed espandersi in maniera selettiva e personalizzata in altri mercati.
Infine, lavoro non solo con realtà italiane, ma anche con numerose imprese estere per aiutarle a raggiungere risultati di efficienza fiscale, riduzione massima dell’impatto impositivo e burocratico, ed altissimi livelli di ottimizzazione fiscale.
Cosa ti ha portato a questa professione?
Nel corso degli studi universitari ebbi un’idea imprenditoriale, un piccolo sogno probabilmente prematuro. Un’idea che nessun altro aveva realizzato sino ad allora. Raccolto quindi un gruppo di amici provai a trasformare quell’idea in realtà. Ogni aspetto era definito ed eravamo pronti a partire e fare "impresa".
Eppure un limite ci si è frapposto: che inquadramento fiscale dare a questa iniziativa?
Prestando affidamento alla correttezza dell’Agenzia delle Entrate, mi recai, al tempo, negli uffici competenti dell’Agenzia delle Entrate a chiedere informazioni. Dall’Agenzia delle Entrate, dato che si trattava di qualcosa di completamente "nuovo" (riguardante le tecnologie digitali al tempo ben poco conosciute né tantomeno regolamentate), mi fu prospettato un "inquadramento" fiscale e contributivo così "costoso" da farci mettere da parte quel sogno.
Mi fu evidente quanto importante fosse considerare l'impatto fiscale e tributario per realizzare qualsiasi progetto e quanto fosse difficile fare impresa con questi livelli di tassazione.
E fu così che nacque la mia passione per il diritto tributario che sposò ben presto la mia passione per i processi, il diritto tributario internazionale e la mia indole competitiva.
Quello fu il momento in cui iniziarono due percorsi: quello "ordinario" fatto della conclusione con 110 e lode degli studi, la frequentazione di master riguardanti il diritto tributario ed il diritto tributario internazionale, esperienze presso studi prestigiosi; ma anche dei percorsi paralleli, che ho "creato" da autodidatta, e che neanche ad anni di distanza ho mai visto perseguito da nessun altro professionista o avvocato italiano, e solo da poche decine su scala mondiale, un primo percorso formativo che passa attraverso lo studio dei migliori avvocati al mondo, delle loro tecniche, dei loro stili, per eccellere in ambito processuale, e d un secondo percorso che attiene allo studio di tutte le normative fiscali, non solo italiane ma anche straniere, per offrire ai contribuenti delle strade ulteriori di ottimizzazione fiscale in un'ottica globale, che in genere nessun altro studio è in grado di individuare (dato che si focalizza solo sul lato italiano).
Da là ho inoltre iniziato un percorso lavorativo ulteriore, acquisendo esperienze concrete all’estero, nelle migliori giurisdizioni fiscali al mondo, per individuare i migliori sistemi di ottimizzazione fiscale internazionale, ed aiutare gli imprenditori a sfruttare le normative dei diversi Stati nel modo migliore in relazione al loro specifico caso (e varia tantissimo a seconda della tipologia di impresa ed a seconda dell’imprenditore).
D'altronde, sono stato io stesso a coniare e popolarizzare la stessa espressione "ottimizzazione fiscale internazionale" (che oggi viene utilizzato da altri professionisti per "vendere" servizi che sono molto diversi ed a mio avviso in molti casi completamente scadenti).
Infine, nel rendere questi servizi, faccio di tutto per aiutare i clienti ad evitare comportamenti che, nella mia lunga esperienza processuale, ho visto condurre i contribuenti ad accertamenti fiscali e contestazioni, e che altri studi che assistono clienti in tematiche di fiscalità internazionale (studi in diversi casi formati da professionisti che non hanno mai difeso un contribuente all'interno di un processo tributario in tutta la loro vita), non tengono minimamente in considerazione (creando i presupposti per contestazioni a carico dei contribuenti).
Qual è la tua motivazione?
Onestamente, non nego di essere di parte. Sono dalla parte dei contribuenti ed in generale di chi ha ambizione, simpatizzo per loro; sarò sempre dalla parte di chi ha fatto grandi sacrifici per tutta la vita per creare un'impresa o un'attività autonoma / professionale in proprio.
Diversamente ho difficoltà a provare simpatia per il Governo ed i politici italiani, per l'Agenzia delle Entrate, che hanno creato ed usano delle regole che - secondo me - penalizzano le imprese e gli italiani, nel contempo approvando diverse leggi che, per quanto mi riguarda, non hanno nessuna ragion di esistere e che finiscono per danneggiare gli italiani.
Inoltre, penso che nel sistema italiano i poteri concessi all’Agenzia delle Entrate (ed ai suoi funzionari) siano eccessivi, penso che le sanzioni che la stessa è solita irrogare siano spropositate, penso che vi sia la tendenza a “vedere” evasioni in casi in cui è tutt’altro che scontato che vi sia stata una evasione, penso vi sia la tendenza a puntare il dito con accuse di evasione senza prima acquisire prove sufficienti a sostegno di simili accuse, e soprattutto, penso che nell’opera di “quantificazione” sul “quanto” sarebbe stato evaso, specialmente quando si usano metodi presuntivi (con quantificazioni ipotetiche tutt’altro che certe), vi sia la tendenza a "presumere" un’evasione molto superiore a quella verosimile.
Cosa fai quando non fai questo lavoro?
Prendendo in prestito una frase nota, che personalmente ho sentito da Antony Robbins ma non sono certo che sia sua, esistono “lavori”, esistono “carriere” ed esistono “vocazioni”.
La mia è una vocazione non un lavoro.
Il segreto della felicità per me è trascorrere le proprie giornate a fare qualcosa di cui si possa essere orgogliosi, come raggiungere dei traguardi, o aiutare altre persone a raggiungerli.
Se intendi cosa faccio fuori dalla mia attività professionale, in generale, la mia vita è ormai dedicata in larga parte allo “sviluppo personale”, mi piace migliorarmi ogni singolo giorno ed evolvere.
Mi piace migliorarmi e muovere l'asticella un pochino più in alto ogni singolo giorno ed essere migliore rispetto al giorno precedente, ed ho intenzione di farlo fino all'ultimo giorno in cui sarò in vita, prendendomi cura nel contempo delle persone più care nella mia vita.
Per far tutto questo semplicemente cerco, da un lato, di circondarmi di persone stimolanti (possibilmente self-made ed in generale persone che avevano un sogno o un’idea, e che dal niente sono riuscite a creare il proprio successo perché non si sono arrese di fronte a nessuno degli ostacoli che hanno trovato in questo difficile percorso) e, dall'altro lato, di leggere tantissimo, divorando libri, o audiolibri, o corsi, pressoché esclusivamente in lingua straniera, su base quotidiana.
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Lavoro incessantemente su me stesso, e sono per così dire "ottimizzato" sotto ogni aspetto. La mia routine giornaliera è composta di un regime alimentare funzionale ad avere sempre la massima lucidità mentale ed energia fisica, simile a quello dei più moderni innovatori di questo secolo.
Tengo allenata la mia mente come detto con libri e corsi ma anche leggendo un significativo numero di sentenze ogni singolo giorno (se c'è un avvocato che da qualche parte di Italia ha vinto un dato processo con un argomento o motivo innovativo lo devo sapere perché quello può essere un motivo che domani potrebbe essere decisivo in un altro processo a favore di un mio cliente; inoltre voglio conoscere tutti i principi racchiusi in ambito giurisprudenziale che posso sfruttare a favore dei contribuenti, nei piani di ottimizzazione fiscale internazionale, ed i principi per minimizzare i rischi di contestazioni a carico dei miei clienti).
Penso di aver letto tutti i principali libri sul tema al mondo, ed appena ne esce uno nuovo, ad una settimana dal lancio, probabilmente l'ho già letto.
Molti credono che le capacità intellettive siano un dato stabile, un dono concesso alla nascita, ma non c'è affermazione più falsa, è possibile (ed oggi è riconosciuto anche dalla scienza) aumentare enormemente il proprio IQ, e, se oggi riesco a fare quello che faccio, se oggi sono definito da molti "straordinario" o "con capacità fuori dal comune", è semplicemente perché le mie attuali capacità sono il frutto di un percorso di miglioramento quotidiano durato una vita, percorso che rappresenta uno stile di vita ed un'aspirazione volta a sfruttare il proprio massimo potenziale.
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Se c’è un modo per migliorare il mio lavoro ed avere un margine di vantaggio, lo trovo, lo studio e lo rendo parte di me e lo condivido tra il mio team ed i miei collaboratori (che seleziono con cura cercando di trovare "perle" allo stato grezzo che abbiano le caratteristiche adatte per essere trasformati, con il loro impegno e la nostra guida, in professionisti realmente straordinari), da ultimo mettendolo a disposizione dei clienti.
Una delle capacità che cerco di acquisire è anche quella di creare le condizioni per aiutare i nostri clienti ad anticipare i tempi. I maggiori vantaggi per le imprese si ottengono infatti non saltando su una "carrozza già piena", ma anticipando un trend che diventerà mainstream in futuro. Un esempio lampante è quello della delocalizzazione a Dubai, che io avevo anticipato 5 anni prima che diventasse, negli ultimi anni, un hub per trasferirsi e delocalizzare.
Voglio mettere in condizione i miei clienti di avere un margine di vantaggio di anni rispetto agli altri, e sfruttare dunque molto più a lungo le soluzioni che ho trovato per loro, traendone il massimo vantaggio.
Viaggio naturalmente costantemente per il mondo per farlo, e mi interfaccio con imprenditori provenienti da tutto il globo, in alcuni casi con persone che sono riuscite a creare, grazie al proprio ingegno ed alla propria determinazione, il proprio successo, ed a raggiungere i propri traguardi.
Queste sono le persone che mi piace avere intorno a me, e che mi ispirano a pretendere ancora di più da me stesso.
Un mio personale messaggio per tutti quelli che hanno sogni ed ambizioni.
Il mindset del vincitore.
https://youtu.be/JRq0gr3Qz24
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