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Concordato Preventivo

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Concordato Preventivo

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un decreto riformativo di ampio respiro che introduce una misura innovativa nel panorama fiscale: il concordato preventivo per le partite IVA e le aziende. Questo strumento si colloca all'interno di una riforma fiscale più estesa che mira a combattere l'evasione fiscale, a migliorare la comunicazione tra contribuenti e l'ente fiscale e a integrare più efficacemente le banche dati statali, utilizzando anche l'intelligenza artificiale per individuare con maggiore rapidità i soggetti evasori.

 

Cos'è il Concordato Preventivo?

A partire dal 2024, il concordato preventivo biennale permetterà a lavoratori autonomi e PMI di accordarsi con l'ente fiscale sulle tasse da versare, evitando controlli fiscali per la durata dell'accordo. Questo patto potrà essere rinnovato per altri due anni. Si prevede che le domande per aderire al concordato possano essere presentate a partire da luglio dell'anno successivo.

 

Chi è Escluso dal Concordato Preventivo?

Il concordato è indirizzato ai contribuenti con partita IVA che esercitano attività d'impresa, arti o professioni, sia per coloro che versano imposte in regime forfettario sia per quelli che applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale. Le grandi imprese sono escluse e avranno un regime facilitato diverso, denominato 'cooperative compliance'.

Per garantire un'applicazione trasparente del concordato, sono stati stabiliti dei criteri di esclusione: i contribuenti non devono avere debiti fiscali o devono aver estinto quelli superiori a 5.000 euro. Inoltre, è richiesto un punteggio di affidabilità fiscale alto per poter aderire.

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Implementazione e Adesione al Concordato

Il decreto che regola il concordato preventivo è attualmente in discussione e passerà al vaglio delle Camere per l'approvazione definitiva e l'entrata in vigore nel prossimo anno. L'Agenzia delle Entrate dovrà rendere disponibile il modulo per la richiesta di adesione al concordato entro aprile 2024, con scadenza per la presentazione delle domande fissata a luglio 2024.

 

Altre Innovazioni della Riforma Fiscale

Il concordato preventivo non è l'unica novità introdotta dalla riforma. Il governo intende semplificare e rendere più "amichevole" il rapporto tra l'Agenzia delle Entrate e i contribuenti, privilegiando la "prevenzione" rispetto alla "repressione". In caso di accertamenti fiscali, sarà obbligatorio un dialogo con l'Agenzia delle Entrate, e se il contribuente collabora, le sanzioni saranno ridotte della metà.

La riforma prevede anche misure per intensificare la lotta all'evasione fiscale, come controlli fiscali più rapidi a livello europeo e l'uso di tecnologie innovative, inclusa l'intelligenza artificiale, per segnalare i contribuenti a rischio di evasione.

 

Conclusione

 

Il concordato preventivo è in fase di approvazione e rappresenta un accordo tra l'ente fiscale e i lavoratori autonomi o le PMI per stabilire le tasse da versare nel biennio successivo, senza subire controlli fiscali. Questa misura, insieme ad altre iniziative, mira a semplificare i rapporti tra contribuenti e fisco, a velocizzare i controlli e a sfruttare l'intelligenza artificiale.

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