Avv. Federico Pau
Avvocato tributatista con ampio e riconosciuto track record di vittorie processuali in tutta Italia.
Autore del libro "I segreti dell’ottimizzazione fiscale internazionale. Per vivere sempre da imprenditori “liberi”, e non ritrovarsi mai in balia di un singolo Governo" aggiornato ad aprile 2023 (https://www.amazon.it/dp/B0C2S9ZYNB), venduto sia in Italia che all'estero (nella versione in lingua inglese "The Secrets Of International Tax Optimization").
Membro onorario di Network di Avvocati Tributaristi Internazionali, che aiuta clienti provenienti da ogni angolo del globo nell'ottimizzazione fiscale internazionale.
Chi rappresenti?
Sono un avvocato tributarista (fiscalista). Rappresento e difendo imprese e contribuenti che hanno ricevuto lettere o atti dell’Agenzia delle Entrate (ad esempio, inviti, questionari, avvisi di accertamento, atti di contestazione) o controlli in azienda da parte dell’Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza. Le rappresento nella fase di verifica e, più di ogni altra cosa, ne difendo i diritti all’interno del processo tributario, che si svolge davanti alle Corti di Giustizia Tributaria.
Una "costante" che ha caratterizzato tutta la mia carriera è l'assoluta convinzione che non esistano cause "impossibili" da vincere, ma semplicemente bisogna trovare "come" vincerle; probabilmente non sarà facile, probabilmente richiederà un significativo apporto di tempo e di risorse, a volte bisognerà passare settimane intere solo per delineare la strategia vincente, ed in molti casi occorrerà dedicare mesi di lavoro costante per riuscire, ma, per quanto mi riguarda, è sempre possibile.
E sono allo stesso modo convinto che sia questo il motivo che mi ha condotto a così tante vittorie processuali in cause da altri definite "perse", unitamente, naturalmente, all'approccio unico che ho adottato sin dal principio, che associa la conoscenza totale di ciascuno dei migliaia di vizi individuati dalla giurisprudenza, vizi che possono condurre alla vittoria (ed all'annullamento dell'atto, e con esso del debito), ad un secondo aspetto, lo studio dell'arte dell'argomentazione e retorica processuale.
Inoltre, sono un esperto di ottimizzazione fiscale internazionale, internazionalizzazione di impresa e protezione del patrimonio.
Infatti, anni fa, dopo molti anni di vittorie processuali ho deciso di affrontare una nuova sfida, ed estendere la mia formazione fiscale al resto del mondo.
Ho intrapreso dunque un percorso di formazione unico nel suo genere, lavorando in tutto il mondo per anni in prima persona, all'interno delle 41 Giurisdizioni fiscali più favorevoli, percorso che mi permette oggi di elaborare innovativi sistemi di ottimizzazione fiscale internazionale (ed io sono assolutamente convinto che siano i migliori al mondo).
E così individuare, attraverso un'attività di alcuni mesi, che considera ogni fattore relativo ad un dato contribuente (od una data impresa), all'interno di un Worldwide Tax Optimization plan, i migliori sistemi di ottimizzazione fiscale internazionale al mondo per quel contribuente specifico, per stabilire e fare impresa riducendo grandemente (se non azzerando) le tasse, riducendo al massimo la burocrazia, azzerando o riducendo le varie imposte esistenti (imposta personale sui redditi, imposte sulle plusvalenze, imposte sulle criptovalute, imposte sulle successioni e donazioni, e così via), così come utilizzare gli strumenti presenti in ambito internazionale per proteggere il Suo patrimonio.
Grazie a questa competenza, oggi sono quindi in grado, non solo di difendere contribuenti nel contenzioso (ed anche in contenziosi che involgono aspetti di diritto tributario internazionale) ma anche di aiutarli a sfruttare preventivamente l'ottimizzazione fiscale internazionale, ridurre o azzerare - a seconda dei casi - ogni tipo di imposta, aiutarli a sfruttare legalmente i paradisi fiscali, trasferirsi e/o delocalizzare legalmente in Stati che prevedono normative fiscali di favore, oltre a maggiori opportunità economiche, migliori stile di vita, o un livello superiore di libertà e diritti individuali.
Cosa ti ha portato a questa professione?
Nel corso degli studi universitari ebbi un’idea imprenditoriale, un piccolo sogno probabilmente prematuro. Un’idea che nessun altro aveva realizzato sino ad allora. Raccolto quindi un gruppo di amici provai a trasformare quell’idea in realtà. Ogni aspetto era definito ed eravamo pronti a partire e fare "impresa".
Eppure un limite ci si è frapposto: che inquadramento fiscale dare a questa iniziativa?
Prestando affidamento alla correttezza dell’Agenzia delle Entrate (oggi naturalmente non lo farei mai dopo tutto quello che ho visto), mi recai, al tempo, negli uffici competenti dell’Agenzia delle Entrate a chiedere informazioni. Dall’Agenzia delle Entrate, dato che si trattava di qualcosa di completamente "nuovo" (riguardante le tecnologie digitali al tempo ben poco conosciute né tantomeno regolamentate), mi fu prospettato un "inquadramento" fiscale e contributivo così "costoso" da farci mettere da parte quel sogno.
D'altronde avevo chiesto direttamente agli uffici dell'Agenzia delle Entrate che non aveva esitato nell'indicarmi la "soluzione" / qualificazione fiscale e contributiva più costosa in assoluto. Qualificazione che, peraltro, solo a distanza di anni, ho scoperto essere errata.
Mi fu evidente quanto importante fosse considerare l'impatto fiscale e tributario per realizzare qualsiasi progetto e quanto fosse difficile fare impresa con questi livelli di tassazione.
E fu così che nacque la mia passione per il diritto tributario che sposò ben presto la mia passione per i processi, l'arte dell'argomentazione processuale e la mia indole competitiva.
Quello fu il momento in cui iniziarono due percorsi: quello "ordinario" fatto della conclusione con 110 e lode degli studi, la frequentazione di master riguardanti il diritto tributario ed esperienze presso studi prestigiosi; ma anche un percorso parallelo, che ho "creato" da autodidatta, e che neanche ad anni di distanza ho mai visto perseguito da altri avvocati in Italia, e solo da poche centinaia su scala mondiale, il percorso formativo che passa attraverso lo studio dei migliori avvocati al mondo, delle loro tecniche, dei loro stili, quasi come fa uno sportivo che, per arrivare alla massima eccellenza, si prefigge di studiare lo stile dei migliori sportivi al mondo (nella sua disciplina), e solo così, imparando dalle realizzazioni, scoperte e dagli errori di chi l'ha preceduto, può aspirare ad oltrepassarne le gesta.
Da quel momento hanno incominciato ad arrivare le vittorie processuali e l'emozione che si prova nel combattere un processo in cui si crede e così ottenere un risultato in grado di fare la differenza per la vita di un cliente, magari accusato - senza prova - di evasioni di centinaia di migliaia di euro e che, se non avessimo vinto, avrebbe perso tutto.
Da lì, per anni, ho quindi iniziato una battaglia costante, nelle aule dei tribunali tributari (ossia le Commissioni Tributarie), contro gli abusi dell’Agenzia delle Entrate, ottenendo l’annullamento di decine di milioni di euro di avvisi o cartelle notificati ai contribuenti, e restituendo a questi ultimi la libertà di continuare a fare impresa (e la serenità emotiva per farlo) che l'Agenzia delle Entrate, con richieste infondate o illegittime, gli avrebbe tolto se non fossimo intervenuti noi.
Dopo aver lavorato per anni sulle mie capacità processuali (leggendo letteralmente ogni libro al mondo al riguardo, ma di questo parlerò dopo), vittoria dietro vittoria, avevo maturato l’assoluta convinzione di essere in grado di vincere qualsiasi causa, non importa quanto difficile o quanto fosse considerata da altri una causa che non poteva essere vinta.
Eppure, un tassello mancava ancora, una nuova sfida vi era all'orizzonte.
Mi limitavo in questo modo ad intervenire dopo il problema. Ma io volevo essere in grado di soddisfare anche le esigenze dei clienti che volevano intervenire prima.
Che non volevano essere, in linea prospettica, soggetti ad accertamenti e contestazioni (magari infondate o illegittime) dell'Agenzia delle Entrate italiana, che non volevano sottostare a livelli di burocrazia (quella italiana) in grado di limitare lo sviluppo della grande maggioranza delle imprese, che volevano beneficiare dei vantaggi fiscali, di più libertà di azione, di una Stato che offre molto di più e chiede molto di meno in cambio.
Da là ho quindi deciso di iniziare un percorso lavorativo ulteriore, ed acquisire esperienze concrete nelle migliori giurisdizioni fiscali al mondo, per individuare quali sono gli Stati migliori per ciascun contribuente.
Quindi oggi aiuto anche gli imprenditori a utilizzare l'ottimizzazione fiscale internazionale, sfruttare le normative dei diversi Stati nel modo migliore, trovare gli Stati migliori per loro (e può variare tantissimo a seconda della tipologia di impresa ed a seconda dell’imprenditore).
Qual è la tua motivazione?
Onestamente, non nego di essere di parte. Sono dalla parte dei contribuenti, simpatizzo per loro, sarò sempre dalla parte di chi ha fatto grandi sacrifici per tutta la vita per creare un'impresa o un'attività autonoma / professionale in proprio.
Diversamente ho difficoltà a provare simpatia per l'Agenzia delle Entrate. Non posso provare simpatia per l’Agenzia delle Entrate perché ho visto troppe volte l’Agenzia delle Entrate richiedere pagamenti spropositati, in grado di mandare in rovina un’impresa (e se non fossimo intervenuti sarebbe accaduto), senza averne diritto (e questo non lo “dico” io, ma lo “dimostrano” le sentenze ottenute, in esito al processo, alcune di queste sono citate qui).
Penso che i poteri concessi all’Agenzia delle Entrate siano eccessivi, penso che le sanzioni che sono soliti irrogare siano spropositate, penso che vi sia la tendenza a “vedere” evasioni in casi in cui è tutt’altro che scontato che vi sia stata una evasione, penso vi sia la tendenza a puntare il dito con accuse di evasione senza prima acquisire prove sufficienti a sostegno di simili accuse, e soprattutto, penso che nell’opera di “quantificazione” sul “quanto” sarebbe stato evaso, specialmente quando si usano metodi presuntivi (con quantificazioni ipotetiche tutt’altro che certe), vi sia la tendenza a "presumere" un’evasione molto superiore a quella verosimile.
Cosa fai quando non fai questo lavoro?
Prendendo in prestito una frase nota, che personalmente ho sentito da Antony Robbins ma non sono certo che sia sua, esistono “lavori”, esistono “carriere” ed esistono “vocazioni”.
La mia è una vocazione non un lavoro.
Se intendi cosa faccio fuori dalla mia attività professionale, in generale, la mia vita è ormai dedicata in larga parte allo “sviluppo personale”, mi piace migliorarmi ogni singolo giorno ed evolvere.
Mi piace migliorarmi e muovere l'asticella un pochino più in alto ogni singolo giorno ed essere migliore rispetto al giorno precedente.
Per far tutto questo semplicemente cerco, da un lato, di circondarmi di persone stimolanti (possibilmente self-made ed in generale persone che avevano un sogno o un’idea, e che dal niente sono riuscite a creare il proprio successo perché non si sono arrese di fronte a nessuno degli ostacoli che hanno trovato in questo difficile percorso) e, dall'altro lato, di leggere tantissimo, divorando libri o audiolibri su base quotidiana, superando i 200 libri (non fiction) all'anno grazie alla recente possibilità di ascoltare i libri piuttosto che leggerli.
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Lavoro incessantemente su me stesso, e sono per così dire "ottimizzato" sotto ogni aspetto. La mia routine giornaliera è composta di un regime alimentare funzionale ad avere sempre la massima lucidità mentale ed energia fisica, simile a quello dei più moderni innovatori di questo secolo.
Tengo allenata la mia mente come detto con i libri ma anche leggendo un significativo numero di sentenze ogni singolo giorno (se c'è un avvocato che da qualche parte di Italia ha vinto un dato processo con un argomento o motivo innovativo lo devo sapere perchè quello può essere un motivo che domani potrebbe essere decisivo in un altro processo).
Penso di aver letto tutti i principali libri sull’argomentazione processuale al mondo, ed appena ne esce uno nuovo probabilmente, ad una settimana dal lancio, l'ho già letto.
Molti credono che le capacità intellettive siano un dato stabile, un dono concesso alla nascita, ma non c'è affermazione più falsa, è possibile (ed oggi è riconosciuto anche dalla scienza) aumentare enormemente il proprio IQ, e, se oggi riesco a fare quello che faccio, se oggi sono definito da molti "straordinario" o "con capacità fuori dal comune", è semplicemente perché le mie attuali capacità sono il frutto di un percorso di miglioramento quotidiano durato una vita, percorso che rappresenta uno stile di vita e l'aspirazione di sfruttare il proprio massimo potenziale.
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Se c’è un modo per migliorarmi ed avere un margine di vantaggio, lo trovo, lo studio e lo rendo parte di me e lo condivido tra il mio team ed i miei collaboratori (che seleziono con cura cercando di trovare "perle" allo stato grezzo che abbiano le caratteristiche adatte per essere trasformati, con il loro impegno e la nostra guida, in professionisti realmente imbattibili).
Sono uno studioso di argomentazione processuale, persuasione e comunicazione. All’interno di questo stesso sito ho parlato in diverse occasioni di diversi libri per la formazione dei nostri collaboratori, cercando di racchiudere in una o due pagine gli insegnamenti estrapolabili da centinaia di pagine lette. Ecco alcuni link (ma cercando in questo sito se ne trovano molti di più) degli articoli riguardanti la formazione in tema di persuasione e comunicazione formativa pensata per chi fa contenzioso: - “Come i migliori avvocati pensano, argomentano e vincono”, - “Pitch anything. La presentazione perfetta. Il metodo innovativo per comunicare, convincere e farsi dire sempre di si” - “L'arte di avere sempre l'ultima parola”.
Ancora, ho scritto molti articoli riguardanti questo tema ed ho intervistato a suo tempo numerosi esperti di comunicazione, retorica e persuasione, da chi la insegna nelle aule universitarie, a chi si prefigge di insegnarla a politici, imprenditori e top managers, e chi ne ha scritto best sellers, per comprenderne stili e tecniche, e così migliorare ulteriormente. Anche in questo caso riporto alcuni link ma è possibile trovare molte più interviste scorrendo per il sito: link 1, link 2, link 3.
Studio, inoltre, i sistemi fiscali di tutti gli Stati al mondo, e l’eventuale presenza al loro interno di un cavillo / loophole, o di leggi specifiche che possano aiutare gli imprenditori a far meglio impresa, a ristrutturare, a ridurre drasticamente il carico fiscale, a ridurre la burocrazia ed in generale a creare i presupposti perché la loro impresa possa avere la più larga espansione e crescita possibile, per aiutarli a diventare, se vogliono questo, i numeri 1 al mondo nella loro attività.
Viaggio naturalmente costantemente per il mondo per farlo, e mi interfaccio con imprenditori provenienti da tutto il globo, in alcuni casi con persone che sono nate, come me stesso d’altronde, in contesti di povertà, e da là sono riusciti a creare, da soli, senza l'aiuto di nessuno, contando solo sulle proprie forze, sul proprio coraggio e sulla propria determinazione, il proprio successo, ed a raggiungere i propri traguardi.
“La sensazione che si prova nel combattere una battaglia per difendere una persona, un principio, un valore, sarà sempre una delle mie preferite” - Federico Pau
Un mio personale messaggio per tutti quelli che hanno sogni ed ambizioni.
Il mindset del vincitore.
https://youtu.be/JRq0gr3Qz24
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