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Quali sono le detrazioni previste per un lavoratore dipendente?

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Quali sono le detrazioni previste per un lavoratore dipendente?

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***Molti lavoratori dipendenti appena ricevono la loro prima busta baga notano la presenza di diverse detrazioni e di conseguenza, incominciano a porsi tante domande.

In primis, il lavoratore si chiede se può ottenere delle riduzioni delle imposte da pagare.

Pertanto, è logico porsi la domanda come si calcolano queste detrazioni, anche per poter verificare se sono state effettuate in modo corretto o se sono presenti delle anomalie. Infatti, in molti lavoratori nasce la confusione innanzi alla propria busta paga ogni mese per quanto concerne, soprattutto, le varie detrazioni.

In questo articolo si cercherà di fornire delle informazioni relativamente alle detrazioni da lavoro dipendente, ed in particolare a chi spettano le detrazioni, come si calcolano e come è possibile ottenerle.

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Disciplina normativa e modalità di calcolo delle detrazioni da lavoro dipendente

Che cosa sono le detrazioni da lavoro dipendente? Le detrazioni da lavoro dipendente costituiscono una riduzione dell'imposizione fiscale prevista per i lavoratori dipendenti o assimilati (contratti a progetto, collaborazioni occasionali, compensi corrisposti a soci di cooperative; borse di studio; compensi corrisposti da terzi; compensi a soggetti impegnati in lavori socialmente utili; rendite vitalizie e a tempo determinato; capitali e rendite da fondi pensione; remunerazione dei sacerdoti), ai sensi degli articoli 49 e 50 del TUIR.

Le detrazioni fiscali per lavoro dipendente sono previste dal Testo unico sulle imposte sui redditi, e precisamente l'art. 13 del D.P.R. 917/1986 al comma 1 così dispone:

" 1. Se alla formazione del reddito complessivo concorrono uno o più redditi di cui agli articoli 49, con esclusione di quelli indicati nel comma 2, lettera a), e 50, comma 1, lettere a), b), c), c-bis), d), h-bis) e l), spetta una detrazione dall'imposta lorda, rapportata al periodo di lavoro nell'anno, pari a:

a) 1.880 euro, se il reddito complessivo non supera 8.000 euro. L'ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 690 euro. Per i rapporti di lavoro a tempo determinato, l'ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 1.380 euro;

b) 978 euro, aumentata del prodotto tra 902 euro e l'importo corrispondente al rapporto tra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 20.000 euro, se l'ammontare del reddito complessivo è superiore a 8.000 euro ma non a 28.000 euro;

c) 978 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 55.000 euro; la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 27.000 euro".

Il calcolo relativo all'importo della detrazione d’imposta che spetta al lavoratore è effettuato sia in base ai giorni lavorativi svolti durante l’anno sia al reddito totale annuale, e tale importo è poi diviso ed erogato ogni mese sulla propria busta paga. Di conseguenza, si può affermare che la detrazione è inversamente proporzionale al reddito, ovvero le detrazioni saranno minori se il reddito è maggiore.

Come può usufruire di queste detrazioni il lavoratore nel momento in cui viene assunto? L'Agenzia delle Entrate mediante la circolare 15/E/2008 ha specificato in merito a tale punto che il datore di lavoro che opera quale sostituto d'imposta, deve riconoscere le detrazioni in modo automatico. Si precisa, altresì, che il datore effettua il calcolo delle detrazioni in base ad un reddito presunto ed è per questo che se hai la fortuna di avere anche altri redditi ti consiglio di provvedere a comunicarlo al datore di lavoro, se no in seguito (in base al principio che più il reddito è maggiore e minori saranno le detrazioni) sarai costretto a restituire delle somme (e magari pagare delle sanzioni).

Inoltre, l'articolo 13 del TUIR prevede anche la detrazione minima, ossia le detrazioni da lavoro dipendente non possono essere al di sotto di una soglia minima, e precisamente, per i lavoratori a tempo determinato questa è pari a 1380 €, mentre nel caso di lavoratori a tempo indeterminato non può essere al di sotto dei 690 €. 

Di seguito, si riporta schematicamente, ai sensi del richiamato articolo 13 del Testo unico sulle imposte sui redditi, il calcolo delle detrazioni di lavoro. Dallo schema si evince come il calcolo delle detrazioni sia differente per i singoli lavoratori in base al reddito e come questo sia pari a zero nel caso in cui si superano i 55.000 euro di reddito annuo.

Reddito complessivo annuo

Fino a 8.000 euro - detrazione annua e modalità di calcolo: 1.880,00 euro - la detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 690 euro; per rapporti di lavoro a tempo determinato la detrazione non può essere inferiore a 1.380 euro.

Da 8.000,01 euro e fino a 28.000,00 euro - detrazione annua e modalità di calcolo: 978,00 + [902,00 x (28.000,00 - Reddito complessivo) : 20.000].

Da 28.000,01 euro e fino a 55.000,00 euro - detrazione annua e modalità di calcolo: 978,00 x [(55.000,00 - Reddito complessivo) : 27.000].

Da 55.000,01 - detrazione annua e modalità di calcolo: euro 0,00.

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Esempio di calcolo delle detrazioni da lavoro dipendente: se un lavoratore ha percepito un reddito pari ad euro 20.000, per 100 giorni annui di lavoro e il contribuente non ha altre fonti di reddito, allora la formula, per il calcolo delle detrazioni, che dovrà essere applicata è la seguente, ovvero quella prevista per il secondo scaglione:

978 + [902 * (28.000 – reddito totale) / 20.000)] * (giorni lavorati all’anno / 365)

978 + [902 * (28.000 – 20.000) / 20.000)] * (100 / 365)

Pertanto, è piuttosto semplice poter controllare se le detrazioni nella propria busta paga sono corrette, poichè basta sapere il reddito complessivo, ricavarsi il periodo di lavoro considerato e applicare la relativa formula indicata dalla stessa legge.

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In base a quanto sopra detto, se sei un lavoratore assunto da poco e ti sono sorti dei dubbi in merito alla tematica trattata ti consiglio di rivolgerti ad un professionista. Infatti, il consulente specializzato nel settore, analizzando il tuo caso potrà anche aiutarti a capire meglio la tua specifica busta paga, e ciò ti permetterà di verificare ogni volta se le dovute detrazioni sono state effettuate in modo corretto.

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Le informazioni sopra riportate sono state scritte da un avvocato che collabora occasionalmente con professionisti del nostro studio ma la loro rispondenza al sistema vigente non è garantita da DLP Studio Tributario, né nessuno dei suoi avvocati, né nessun altro, non rispecchia la professionalità media di DLP Studio Tributario e non sono state sottoposte ad ulteriori controlli da parte del nostro studio. Ulteriori approfondimenti sono comunque dovuti in dipendenza delle specificità dei singoli casi concreti, anche (ma non solo) per verificare che le informazioni siano aggiornate al momento in cui servono.

 

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