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Apertura di un conto corrente all'estero: è possibile? Come procedere e dove conviene?

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Apertura di un conto corrente all'estero: è possibile? Come procedere e dove conviene?

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Ti stai chiedendo quali sono i passi da seguire se vuoi aprire un conto all'estero, senza commettere errori ed incorrere in eventuali sanzioni? Ti starai altresì chiedendo se è legale aprire un conto corrente all'estero o se viene considerata una modalità per evadere il fisco in Italia? È vantaggioso o più oneroso aprire un conto all'estero? In quale Paese è più conveniente aprirlo? Quali sono gli obblighi fiscali?

Continua a leggere e troverai alcune delle risposte alle più frequenti domande relative a tale problematica. Cercherò, anche di spiegarti come è possibile aprire un conto all'estero e di fornirti le giuste istruzioni fiscali, ovvero cosa bisogna dichiarare in Italia, per essere conformi alla legge, in caso si apra un tal conto.

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Cosa fare per aprire un conto corrente all'estero e i suoi vantaggi?

Questo argomento è uno dei più diffusi e sul quale molte persone hanno tanti dubbi, tutti collegati da uno stesso filo conduttore, ovvero la paura che aprire dei conti all'estero possa creare dei problemi di natura fiscale in Italia. Iniziamo col dire che aprire un conto corrente all’estero, è una procedura legittima sia per la legislazione italiana che europea, purché i patrimoni che devono trasferirsi derivino da fonti di reddito lecite e che tali redditi siano apparsi preventivamente nel relativo paese di percepimento, mediante la dichiarazione dei redditi. Di conseguenza, rispettando quanto detto, possiamo dire che un'eventuale apertura del conto all'estero sia legittima.

La possibilità di aprire un conto all'estero può avvenire in un duplice modo, o recandosi presso il Paese estero in cui si è deciso di aprire il conto o direttamente dall'Italia. Solitamente, se non è possibile recarsi all'estero, la via più semplice, grazie anche all'evoluzione di internet, e scelta anche dalla maggior parte dei soggetti è quella di effettuare l'apertura tramite il servizio web. Infatti, molti istituti bancari permettono di spedire tutta la documentazione necessaria per l'apertura del conto mediante internet. Può però verificarsi l'ipotesi che alcuni istituti bancari per poter verificare la veridicità di quanto è scritto nella documentazione possano richiedere delle traduzioni certificate.

Aprire un conto all'estero comporta di certo dei vantaggi e nella maggior parte dei casi, vista l'instabilità economica, molte persone decidono di compiere questo passo proprio perché temono una recessione dal punto di vista economico nel nostro Paese e, poi, anche poiché potrebbe garantire anche una maggiore sicurezza sugli investimenti. Inoltre, ci sono altri aspetti positivi dal possedere un conto estero, come una gestione celere e flessibile e tutta l'attività bancaria, si effettua come avviene in Italia, attraverso l'home banking.

È importante quando si decide di aprire un conto all'estero capire anche dove aprirlo. Infatti, come avviene in Italia quando si decide di aprire un conto corrente, anche in queste ipotesi si deve procedere con il valutare una serie di elementi, tra i quali i costi di gestione, i costi di apertura e di chiusura, tutti gli aspetti generali del conto corrente e soprattutto, è molto rilevante anche i costi che vengono applicati per i prelievi. Pertanto, in seguito al confronto tra questi elementi è possibile dedurre in quale Paese è conveniente aprire il conto e, di grande aiuto ormai è internet, in cui è possibile reperire utili informazioni che consentono, appunto, di capire quale sia il conto adattato, in base alle esigenze di ognuno. Inoltre, ricordati anche di informarti nei vari istituti bancari esteri ai quali ti rivolgerai, se è necessaria giacenza minima sul conto corrente.

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Dichiarazione dei redditi e denaro del conto corrente all'estero

Come abbiamo detto, è del tutto legale aprire un conto all'estero, ma è necessario però che si rispettino delle regole per non incorrere in sanzioni.

Molti si sono chiesti, infatti, se è possibile procedere ad aprire un conto all'estero c.d. segreto (o cifrati), ovvero senza che sia necessario dichiararlo. Diciamo subito che questo non è possibile. Difatti, non bisogna pensare che basta aprire un conto corrente all'estero per evitare i controlli da parte dell'Amministrazione finanziaria.

Ricordatevi che è di fondamentale importanza, nel momento in cui si provvede ad effettuare la dichiarazione dei redditi, indicare anche le somme di denaro detenute all'estero in un preciso quadro presente nella relativa dichiarazione dei redditi, denominato RW.

Il suddetto quadro corrisponde alla sezione presente nella dichiarazione dei redditi nel quale i soggetti che risiedono in Italia devono riportare le attività finanziarie e patrimoniale presenti all'estero. Difatti, il citato quadro ha la funzione di permettere all’Amministrazione finanziaria di poter monitorare le attività finanziarie detenute all'estero e ciò può avvenire, naturalmente, solamente se il contribuente, si ricorda di indicarne il valore nel suddetto quadro.

Inoltre, tale indicazione nella dichiarazione dei redditi è anche importante ai fini dell'imposta sul valore degli immobili all'estero (IVIE) e dell'imposta sul valore di prodotti finanziari e dei libretti di risparmio presenti all'estero (IVAFE).

A tal proposito si richiama l'articolo 2 della legge 186 del 2014 che così dispone: " Potrebbero verificarsi altresì dei casi particolari, come ad esempio: conto corrente estero con una giacenza media superiore di €. 5.000 ma che, nel corso dell’anno, non ha superato come valore massimo i €. 15.000. In questo caso la compilazione del quadro RW sarà esclusivamente ai fini IVAFE. Invece, nell'ipotesi in cui il conto corrente estero ha una giacenza media inferiore a €. 5.000 ma il valore massimo ha superato i €. 15.000, il quadro RW dovrà essere compilato solamente ai fini del monitoraggio fiscale".

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Spero che quanto detto ti sia servito per poter chiarire i tuoi dubbi in merito all'argomento trattato, ma se hai ancora tanti interrogativi e incertezze circa l'apertura del conto all'estero e ai successivi adempimenti necessari per essere conformi alle disposizioni legislative e vuoi evitare di finire per essere etichettato come un presunto evasore, non esitare a contattare un avvocato tributarista al fine di evitare eventuali errori, vista la complessità della materia.

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Le informazioni sopra riportate sono state scritte da un avvocato che collabora con professionisti del nostro studio ma la loro rispondenza al sistema vigente non è garantita da DLP Studio Tributario, né nessuno dei suoi avvocati, né nessun altro, non rispecchia la professionalità media di DLP Studio Tributario e non sono state sottoposte ad ulteriori controlli da parte del nostro studio.

Ulteriori approfondimenti sono comunque dovuti in dipendenza delle specificità dei singoli casi concreti, anche (ma non solo) per verificare che le informazioni siano aggiornate al momento in cui servono.

 

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